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Nel 109 *.. adì 31.di 3 + %r*»e Deferitene commododifare quanto voleua,mandò vi. tbosfi & haueodo fcorfo affai innanzi I tUrt? c ^ rc, tt>P r< fipendo che colà fi follc.ltauano fefed M ’ & “(j a rantolio in cogmtione.coroc /i no/n J *?*®SSL p’g/iornodifiibito i armc.correndc di l„"t“ tro i, «umper&rtelk&i noilr.or.-JJ! per tar tcita J & i noib premendoli da più kaÌT“ a gli rompeuano,& Ipezzauaoo, & eglino non 3 -j Ila reiiilerc fi pofero in fuga, & ìot fig UIMn?? P oted % a maraorono aflài.nódimeno luolSlToCiÌT ""t odia Rocca,& altri fuori della cirri,* petit ST"^’ wvteiaix «uni fuori delia citta,& per nn*ll ‘a rr^iienon crono ancora prefe.Furono m q Lb? r d «morti per errore,ò per volete dn,ewrell/l/t °f% l’forcale moiri Codini et,fi,amZioct.’^r* fiano in tanta rounia confalo, non finendo efiéf ^ d; (i, fi fuggi; Con Scnàdolo (ho fieliuo/ò fnr» j if * 3IV fti monti gl Armen.du daeffi morto, & SenidTr «< pando con gra fatica da loro, andòdubito à rit^* 1 Cotbago,C spirano del RediPerfia l/p,^ f «i più Che trenta miglia Icrano, & hmendoWi "* ^ loìnfortumo.glileceir.fiitia, che audalif LS f «affai tare.