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- Di Terra Santa. j j
I/a’ci^ jr k vittoria. • Altri volcuano che s’alpetaffi Cor*: fece a 8 0, Ma quello partito non era meno de gl’altri pecjgjlìcolofc), perciò che eglino haueuano ad ogni modo la lo fac,* con I* vno, & l’altro nimico. Et inanello > cju^ceffi erano in colà tanto ardua ambigui,& folpeli, lei Rimondo propoli loro, che lè lo volcuano far Si’ìedi** 10 ^ della città,che la darebbe in Ior potere. Fu da DrieW h Signori, & Capitani decelerato accettato li o patito,faluo che dal Conte di Tolofa, il quale diceua dati’ 100 eflerdouere,che quello, che s’acquiilaua con faa di tanti,folle d’vn’folo. Nulla di meno cflèndo ritoccato, conucnne con gl altri. Alihora Boemondo miir ctt e mano a tirare innanzi vnapratica, che teneua quc? n Pi rro *ò vero Mufferò,© Emisfero Cittadino**! Qa /,^ ano Antiocheno,il quale non oliate la diuerlìtà dei nfrP Rciigioncera molto amato da Galliano, perhautt dà/ 0 * 0 ogni ocealìonetrouato fedele, &perògl’haue5 r id a dato per guardia vna delle Torri della città. Co)fou7* hauendo intendimento con Boemondo gii man |;n3^ 0a dire, che alle tant’horedi notte egli andarti con er(T^ uan ti lòldati Cotto la Torre. & in quel tato Icoper fratello, checracon lui a guardia delia Torre il I ìà^Kato^che teneua con Boemondo, & egli non noie stC° io tale calò con ue ni re Ceco lo ammazzò, & palco*:fd* c in luogo occulto della Torre,& non hauendo a pe. ta /iìa ktto quello, vi lopragiunlè va Capitano Turco, i t, c ac andana a riueder le lèntinelie»& egh facendofegh.[j-^nanzijoriceuette con allegra ccra^fit dio hauédoi li 0 frouato vigilante lo lodò, & confortandolo a feò Svitare lì parti, onde però vedendo erto daauere il E com