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Di Terra Santa, 21 no tare 4 q uanto la citta foffe prefa, perdcche e* cono/ce o- uano.che mediate tal Naui/io gli veniua impedito il ie foccorfo,& la Iffada del fstaarfi, & che gli còueniua b o loro per ferro,© per fame per mano del inimico peri* fi te; ò vero rendeiiègli à diffrazione le già Solimano si nò ternana có maggior efercito che prima alberarli, ì- nel che haueuano pochilsnna Iperàzajma quanruque gh apprédelsino tutto quello, nulla di menogiudicà a do gii vincitori implacabili có animo difperato fi mef • forno alla difefa Mali noilinin quel tato hauendo a prouiilo ciò che gli faceua di bifogno,andorno a dar ) li i’allalto^ all’incòtro li Barbari alle difelè,&; i no*. fin hauendo fpinto lòtto le mura della città le Tor 3 ri; dauano loro grandilsimotrauagIio i &eglino co* trsfiàdoii valorolàmete eò i colpi di làlsi ne rouinor no vna,& nel tempo lidio vlciron loro addolìo per dua porte facendodi elsi non piccolo macello «Et in: quell’inilantc gli altri loro in su le mura gettando far i ceile,abbruciomo due altre Torri. Li ncilri vedédo fortire loro effetto córrano al dileguo,fonorno a rac colta, &tornorno a gfdloggia memi. Ltli nemicp dentro. Ma li nofiri effendo loro pallata la colà Cijm£ Ara, ilettano moiri giorni lenza ragionare dicób^; tere la città. Ma in quel mentre fabricando nuou^; macchine,& nuoue Tcnfbàdadole di ferro, perchè le potefiino refifiere al fuoco Sciando ghhebbeno ogni colà in punto tornornoad atlaltare la città, & li Bàrbari ad ofiarh.Fù infra di loro ccn uario fucceffo tutcoil giorno cóbattmo per infino che fumo dalia notte dipartitigli.nofiii haueuano in tal fitto có ter mentii