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f l Bretit Deferitone firmile, il quale per effer breue.qui gli Tati,,. Et dal
- "f»3 n ®- | e S na «iiche citi receno con le Croci, queih. &affre
miprefè, che furon* far re di poi’, fi chiamorono Croi ciate. & poi che fumo in punto co gl’eferciti s auuiò iecondo /a commodka de paraggi, parte di loro’ per fa Germania,per 1 VngheriaA altra parte per IltateJ & per la Macedonia a Coftantinopoli. Ma il Magno Vgone u andò in modo dffercntc.perciòche cOendo entrato con alcuni in Durazzo,per veder la Città, vi rudal Gouernatore di efTa fatto captino,* però vi era coii gl altri andato prigione. Era in quello fatto belliflimo vedere, perciòche tutte le Contrade di Mare & di Terra,che tragittano d’Inghilterra,Fràcia, Ger mania,* Icahaa Confiàtinopoli,eronocoperte d’arniate,& d’cfaeitUtaJ che pareua, che li nofiriandaf iew a riempiere 1 Oriente di Colonie. Gli Spagnuoli quantunque foffero molesti in cafa da Mori, nulla di meno ve n’andò buona parte di loro. I Veneziani, Genouefi, Jngiefi,& i Pjfani vfeironofuora Con le «naggion armate,che tnaifaceffero.Boemondo Nor. mandoSignor grandifiìmo di Puglia uedendo tanti Signori andar via gli panie vergogna di rimaner a caia s & pero depofe un’interina litiche egli haucua co
- uggier’luo fratello, & andò con Tancredi luo Nipote
hghuolo dieflò Ruggieroaquefia imprefa,menando feco ventimila foldati il fìoredel Aulonia: del la Melapia,Daunia, Velimi, c Marfi, Sannini, Cam pani, Lucani, Bruti,* di tuttoquello, che fi dice hug gl Regno di Napoli; con i quali Boberto Gudhrdo il grande loro padre poco dinanzi fi gtad>mperio-, & gloria