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Di Terra Santa. ir % le nel fiume del Fò,dehDuca Filippo contro aili Ve- I,p °sg:a ncziani. Hors fé iddio permeile, che fi Spelli in tal modo quelle, taro più fi può credere che permettefse F ’°f^ quella, che era per d’altare la fua Religione. Furono nella i.par. a quella cauta di oon piccolo gioii amento molti C*c o deiMo«radiai di Giemtalemme,& d’Aatiochia, i quali no po co Bugatto tendo comportare il Firannico Dominio de Turchi nd >-? c, fc haueuano abhàdonatoie patrie loro,& erono venuti * 2355? per r/;talia,& per la Francia mendicando, il che rende ua a popoli eompaffioneuolc.& mifero Ipettacolo. Commofièfi per tutte quelle cofe tanto il crillianefi^ mo.che h Principi ripieni di Religione andorono IVno dopò l’altro a gara a farli ddcriuérc. Fui!primo di tutti Vgone fratello dei Re di Francia,per il che li aquiilò titolo di Magno,& dietro a lui Goffredo Bugtion, figliuolo d Eullatio Conte di Bologna in Fracia. il quale era dai Zio falciato bercele del Ducato di Loreno, con Baidouioo,& Eullado fuoi fratelli.Sc ol tre a loro dua Roberti, 1 vno Conre della Fiandra, Se l’altro Duca di Normandia. 11 Velcouo di Pois Stefano Conte di Blela, & Ciarc; Raimondo Conte di Tolofa, & molt’altri, che troppo lungo farebbe i[ raccontarli. Fu da quelli potentati abbracciato que. Ha impreta con tanto affetto, che molti di loro ven. dcrono,&: impegnorono li Stati, Arpino Còte di Bu r gesvendè laContea ai Re di Francia} il Ducadi Nori mandia vendè al/ifratelli il Contato di Goltanza, Se i impegnòlaDucea. Goffredo vendè ai Vefcouo di i Legie il Ducatodi Buglione, il Conte di Santo Egi» dio alienò molto del patrimonio, & altri che fecero B 2 il limile