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4 | Breue Deſcrizione |
[versione diplomatica]
portauono dà Barbari, & il mancamento della buona Religione, ſupplicandolo, & pregandolo per le viſcere di N. S Giesù Criſto a prouederui, facēdo del caſo Pietro Ambaſciadore, il quale eſſendoſi dà lui accomiatato, ſi ſciolſe da Lidi di Paleſtina, & ſe ne venne in talia doue trouò Vrbano Secondo. Principe delle coſe ſacre de criſtiani, & hauendoli preſentato le lettere del Patriarca, con grand'energia in voce gli narrò le calamita, & le miſerie di quel pouero paeſe, & egli hauendo dalle lettere, & dal parlare di Pietro inteſo il mal eſſere di quella Prouincia, dopo hauerla compatita per ſolleuarla da tanta afflittione, publicò vn concilio in Chiaramonie Città d'Aluernia; doue per muouere, & per inanimire li Principi, & li Popoli ad andarui, viſitò molte ricche, & nobili Città, & in oltre vi ſi trasferì in perſona; nel quale luogo nella prima Seſsione, ſi [Nel 1094]trouorono cō lui 310 Veſcoui, & poi che gl'hebbono con ſacri offizij, & con preci inuocato lo aiuto diuino, il Papa propoſe l'aquiſto di Terra Sāta, & perche lo Spirito Santo gl'illuminaſsi a quello, con lunga, & ornata oratione diſſe loro.
O circoſtanti sò, che in fra di Voi non è neſſuno che non ſappia, come per diſcordia, & negligenza de noſtri anteceſſori è ſtato da Turchi, nemici del nome criſtiano occupato il Sacro Santo Sepolcro di Criſto; con tutta la Giudea. Doue al preſente dominano, & ſignoreggiano, non già in quel modo, che s'vſa infrà i padroni, & vaſſalli; ma in forma Barbarica, & Tirañica. perciòche v'hanno profanato i Tempi, & ſtuprato le Vergini, conſtretto con i Martori li Secolari,
[versione critica]
portavono dà Barbari, et il mancamento della buona Religione, supplicandolo, et pregandolo per le viscere di N. S Giesù Cristo a provedervi, facendo del caso Pietro Ambasciadore, il quale essendosi dà lui accomiatato, si sciolse da Lidi di Palestina, et se ne venne in talia dove trovò Urbano Secondo. Principe delle cose sacre de cristiani, et havendoli presentato le lettere del Patriarca, con grand'energia in voce gli narrò le calamita, et le miserie di quel povero paese, et egli havendo dalle lettere, et dal parlare di Pietro inteso il mal essere di quella Provincia, dopo hauerla compatita per sollevarla da tanta afflittione, publicò un concilio in Chiaramonie Città d'Alvernia; dove per muovere, et per inanimire li Principi, et li Popoli ad andarvi, visitò molte ricche, et nobili Città, et in oltre vi si trasferì in persona; nel quale luogo nella prima Sessione, si [Nel 1094]trovorono con lui 310 Vescovi, et poi che gl'hebbono con sacri offizij, et con preci invocato lo aiuto divino, il Papa propose l'aquisto di Terra Santa, et perche lo Spirito Santo gl'illuminassi a quello, con lunga, et ornata oratione disse loro.
O circostanti sò, che in fra di Voi non è nessuno che non sappia, come per discordia, et negligenza de nostri antecessori è stato da Turchi, nemici del nome cristiano occupato il Sacro Santo Sepolcro di Cristo; con tutta la Giudea. Dove al presente dominano, et signoreggiano, non già in quel modo, che s'usa infrà i padroni, et vassalli; ma in forma Barbarica, et Tirannica. perciòche v'hanno profanato i Tempi, et stuprato le Vergini, constretto con i Martori li Secolari,
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