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lamento di Sassonia, che lo respinse; nel 1912 con altro progetto al Parlamento imperiale tedesco. Secondo i proponenti di queste Leggi veramente futuristiche, l’eutanasia dovrebbe applicarsi solo su domanda dell’infermo: una volta che un Tribunale apposito avesse emesso sentenza favorevole, l’infermo medesimo potrebbe designare la persona che dovrebbe eseguirla, e chi l’avesse ucciso senza dolore non sarebbe sottoposto ad inchiesta giudiziaria. L’Elster e il Kassler hanno dipoi svolta la tesi sotto l’aspetto del Diritto e della procedura (1915).

Un illustre giurista tedesco, il prof. Carlo Binding, che insegnava Diritto penale all’Università di Lipsia, poco prima di morire due anni fa (1920) ha dato alla luce un opuscolo, nel quale, dopo avere con grande autorevolezza esaminata la questione, “se sia lecito dar la morte ai malati incurabili quando essi chiedano perentoriamente la fine delle loro sofferenze„, sotto l’aspetto umanitario e sopratutto sotto quello giuridico, ha concluso col ritenere che tale atto sia giuridicamente lecito quando l’autorizzazione ad uccidere quegli sventurati sia conferita ufficialmente da un’Autorità competente nominata all’uopo, oppure quando vi sia il consenso del soggetto; tale consenso varrebbe, secondo lui, come una ufficiale autorizzazione.

L’opinione di un uomo come il Binding non poteva lasciare indifferenti gli studiosi di