Pagina:Morselli - L'uccisione pietosa (L'eutanasia), Torino, Bocca, 1928.djvu/50

passionalità. Non fu pertanto prospettata la scusante dell’omicidio per compassione.

I casi di America e di Francia hanno sollevato in quegli anni molto scalpore ravvivando la questione dell’eutanasia. Il ceto medico di Chicago protestò contro il troppo compiacente collega che aveva finito quel bimbo sfortunato; ma tuttavia quegli trovò difensori calorosi fra medici, sociologi e giuristi, così da iniziarsi un movimento per ottenere una riforma delle Leggi a tale riguardo. Anche in Francia i giornali hanno discusso il problema, e la discussione si allargò anche da noi sulla stampa periodica per merito di Lino Ferriani e dell’Ughetti. Si è ricordato, tra gli altri argomenti a favore, che certi popoli civili d’Oriente, e precisamente i Giapponesi, ammettono l’eutanasia nei casi di mali insopportabili, quali il cancro e la stessa tubercolosi, e che negli Stati Uniti, un’autorità in Giurisprudenza medica, il dott. O. Sullivan, l’ha dichiarata giuridicamente legittima, tanto quanto il suicidio. Inoltre, si son fatti varii tentativi per far risolvere il quesito da Legislatori e da Tribunali.

Ho già accennato ai progetti di legge presentati ai Parlamenti nord-americani: aggiungo ora che anche in Europa si è diggià iniziato un movimento per la autorizzazione, in dati casi, della morte pietosa. La questione è comparsa ufficialmente in Germania: nel 1903 con una proposta di legge al Par-