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rapia a scopo sociale. Anzi tutto, essa è applicabile a ben pochi casi quando le si associ la necessità del consenso dell’operando; soltanto sugli incoscienti la Società, e per essa il medico specialista in Antropologia criminale, il penalista, il Magistrato e il chirurgo potranno ricorrere liberamente all’operazione. D’altra parte, questa categoria di soggetti è già, di per sè, poco dannosa nei riguardi delle nascite, sia perchè spesso son congenitamente sterili per agenesia dell’apparato sessuale, sia perchè di buon’ora allontanati dal corpo sociale e rinchiusi negli Asili. In terzo luogo, la sterilizzazione non elimina dalla riproduzione che un membro solo di una data famiglia o stirpe degenerata; diminuiranno dunque di ben poco le nascite non desiderabili. Vi sono inoltre obiezioni d’ordine ideologico e sentimentale che non possono essere trascurate in un problema che affatica anche i moralisti; la sterilizzazione e la castrazione non togliendo l’appetito e il piacere sessuale, indurranno i soggetti a più libero vizio e aumenteranno così la corruzione e l’immoralità pubblica. Si oppongono infine ragioni di Diritto; ciascun individuo non deve essere assoggettato a nocumento fisico, tanto meno ad una mutilazione: il meglio, per questi idealisti, giuristi e filantropi, sarebbe di aiutare il miglioramento della coltura e l’elevazione del senso etico generale.

Ciò non di meno, sul dato che l’operazione della vasectomia non è pericolosa, e che si