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ora, di uscire dalle troppo larghe generalizzazioni della dottrina Evoluzionistica, e mettiamoci sul terreno assai più accessibile e pratico della Eugenetica: difendiamo gli attuali organismi nazionali dalle cause di degenerazione che ne minano sordamente il tipo, ne invalidano il vigore fisico, ne abbassano le capacità intellettuali e morali; combattiamo tutte le cause individuali e sociali morbigene, l’eredità patologica, la sifilide, l’alcoolismo, la tubercolosi, l’artritismo, la malaria, le infezioni tropicali; e con tal mezzo verremo predisponendo la formazione di un tipo umano sempre più forte, più sano, più bello, più intelligente, più morale.

Noi siamo di fronte, come fu già detto, ad un principio essenzialmente naturalistico che si connette al problema dell’origine e del progressivo sviluppo di specie sempre più adatte alle condizioni di vita, come Carlo Darwin aveva divinato e sistemato. Per quanto modificata nella sua primitiva concezione, per quanto ridotta ad essere un fattore secondario dell’Evoluzione organica a fianco in coincidenza e in concorrenza con molti altri fattori, esterni od interni, di mano in mano scoperti e determinati, la selezione naturale altro non è che la amplificazione teorica, ma logica del processo artificiale