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cessi distrofici negli elementi germinali (azione dei raggi X e del iodio sui testicoli). B) Nelle donne: mediante la castrazione completa (asportazione totale dell’utero ed annessi); o la salpingectomia (sezione o legatura delle trombe falloppiane che portano l’ovolo dalle ovaie alla cavità uterina); o la isteroctomia (ablazione dell’utero); o la atrofia provocata nelle ovaie (coi raggi X o coll’uso del iodio).

5° Provocazione dell’aborto in tutte le donne delle categorie dannose più volte nominate, e in quelle che si fossero congiunte con maschi delle categorie medesime, conforme a quanto si pretendeva di legalizzare rispetto alle donne violentate dalle truppe degli Imperi Centrali durante la grande guerra nel Belgio, in Francia, in Italia, in Polonia, ecc.

6° Poligamia legale concessa ad una “casta riproduttrice„, ossia privilegio delle unioni sessuali feconde ai soli riproduttori, maschi e femmine, accertatamente sani e vigorosi, immuni da qualsiasi tara gentilizia; ciò che equivale al metodo usato dagli zootecnici e dai fitocultori per la propagazione delle varietà e razze da essi ritenute “buone„.

7° Neo-maltusianismo, praticato a puro scopo eugenistico da tutti gli avariati aventi consapevolezza della loro responsabilità bio-patologica e morale verso la prole e verso la collettività.