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zioni della attuale Assistenza sanitaria, sarebbe sempre così piccolo in raffronto alla cifra di quelli in qualche modo utilizzabili, che sorgerebbe istintiva la domanda se proprio, per un tanto esiguo benefizio arrecato alla Pubblica Economia, valga la pena di sconvolgere addirittura tutta intera la base della nostra coscienza etico-giuridica.


Scarso valore psicologico del “consenso„.


Fino ad ora la letteratura giuridica sulla Eutanasia è assai povera; quella sociologica ed eugenetica, alquanto più copiosa, si limita ad affermare la opportunità di una selezione artificiale anche in seno alla specie umana e proclama la necessità di modificare le nostre concezioni sul diritto individuale.

I progetti Americani di Legislazione al riguardo citano dei giuristi di avanzato pensiero che non negano all’individuo ambedue i diritti sulla propria vita, quello di uccidersi e quello di farsi uccidere. Enrico Ferri è con essi: e certo l’opinione del valoroso penalista e sociologo ha per me molto peso; ma se la dottrina di tanta libertà corrisponde in astratto ai principî etici e giuridici sempre più dominanti nella coscienza dei popoli civili, restano in pratica più che mai valide le ragioni di dubbio che a me, come a tanti