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il coraggio di negare anche alla più sfortunata, incapace ed inconsapevole creatura umana, il suo posto al sole? Non fosse che quale ricettacolo di Energia, quale trasformatore delle forze fisico-chimiche, ognuno di noi è naturalmente necessario per quel tanto che la potenzialità dinamica e la persistenza vitale del suo organismo lo permettono. E poi ciascuno di noi è persino utile dopo la morte, giacchè cogli elementi di che siam fatti, partecipiamo al circolo perenne della Materia e della Forza, della Vita e dello Spirito.

Ma parliamo più concretamente. Forse che, prescindendo pure dal loro contributo biologico alla conservazione della Vita, i vecchi e gli impotenti sono da considerare soltanto quale materia o scoria bruta e di puro onere al corpo sociale? Io non vorrei esprimere il dubbio che anche sotto il pietoso pretesto di privarli di una esistenza che sarebbe per essi soltanto una pena, non si nascondessero altri motivi di puro interesse, come presso quei selvaggi che accoppano i loro genitori e parenti quando sono diventati improduttivi per la debole economia della tribù o del clan. L’Umanità non può avere progredito stentatamente durante migliaia di secoli verso la luce di Civiltà per finire col risuscitare queste usanze dei tempi primitivi o per imitarle dai