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daria„ dei vecchi Autori). C’è dunque da pensarci sopra, prima di pronosticare, in modo che fino a poco fa sembrava fondato, su elementi sempre mediocremente attendibili.

Mal si comprende come si regolerebbero in questi casi le Commissioni tecniche incaricate di determinare la cronica condizione mentale di codesti alienati; tanto più che in argomento le opinioni personali degli alienisti (ciò che d’altronde si verifica in ogni altra branca della Patologia e Clinica medica) sono ordinariamente abbastanza discordi. Io penso con apprensione alla probabilità che avrei di farne parte, e provo un vero sbigottimento all’idea che il mio voto potesse decidere della vita di un mio simile, anche se ridotto a condizioni pietose di mente. Mi sento sin d’ora disposto ad astenermi dal voto ogni qualvolta in quel malato sopprimendo non mi fosse visibile e per così dire tangibile l’assoluto annichilamento psichico, il guasto perenne del suo meccanismo cerebrale. Ora, in riguardo alla misura della coscienza altrui, manchiamo di strumenti o di metodi esatti; ne abbiamo appena per ciò che della nostra persona è materiale, ossia puramente morfologico, e quasi neanco per ciò che è d’ordine fisiologico.

Forse i soli casi, in cui il mio giudizio mi lascierebbe un po’ più tranquillo, sarebbero quelli di idioti e dementi, nei quali anche l’organismo fisico si dimostrasse in via di irreparabile distruzione, come avviene nei