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quiste nel campo della vaccinoterapia, della sieroterapia, della radioterapia, della stessa organoterapia, sfrondate tutte dai loro eccessi, soliti ad osservarsi ogni qualvolta si aprono alla Scienza nuove vie. Non bastano forse a far nascere fiducia in un più o men prossimo avvenire il vaccino di Jenner, la cura della rabbia col metodo Pasteur, il siero antidifteritico, l’anticarbonchioso, l’antitetanico, la cura dei tumori maligni coi raggi X, l’opoterapia tiroidica nel missedema operatorio, l’uso degli arsenobenzoli nella sifilide, ecc.? E non concepiamo forse nutrite speranze per la immunizzazione contro il bacillo del Koch, contro il tifo, contro la peste?

Dal lato chirurgico, poi, le nostre risorse sono ancora più solide; la asepsi, la antisepsi hanno permesso interventi operatori che qualche decina di anni fa parevano irrealizzabili anche sotto le mani dei più arditi ed abili chirurghi: laparotomie, gastrotomie, operazioni del Battey e del Porro; interventi sul fegato, sul rene, sul polmone; suture del cuore; innesti e trapianti di tessuti e d’organi col metodo del Carrel; trapanazioni del cranio per raggiungere tumori della base e dell’ipofisi col metodo Cushing... Tutto ciò avviene sotto i nostri occhi stupefatti e a dispetto dello sciocco scetticismo e “snobismo„ di tutti coloro per i quali la Medicina curativa non esiste e dovrebbe cedere il passo esclusivamente a quella preservativa, all’Igiene, alla Profilassi. Pertanto ogni at-