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Darwin nell’introduzione all’Origin of species aveva promesso di pubblicare in un’opera ulteriore tutti i fatti che servivano di base alle sue conclusioni; ma naturalmente il tempo gli mancò, e sarebbe mancato a chiunque altri, per soddisfare a quella promessa. La teoria dell’evoluzione delle forme viventi è così complessa ed abbraccia un tal numero di leggi biologiche, che nessuna vita umana individuale basterebbe a raccogliere i fatti e gli argomenti che le son favorevoli, quando si volesse procedere col metodo analitico inaugurato dal Darwin. Ce ne persuade la lettura di questi due stupendi volumi sulla variabilità delle forme domestiche, i quali contengono ed addensano le indagini continue e pazienti d’un gran numero di anni. Carlo Darwin s’era pure proposto di trattare anche della variabilità degli esseri organici allo stato di natura, cioè delle individuali differenze che si incontrano negli animali e nelle piante; ma né il tempo, né la salute gliene dettero agio, e l’opera sugli animali e vegetali domestici ci fa rimpiangere la mancanza della sua congenere. Essa infatti fin dal suo primo apparire fu giudicata l’opus magnum di Carlo Darwin: l’Hooker proclamava che nessun altri avrebbe potuto scriverla, tranne il fondatore della teoria dell’elezione naturale. Ogni capitolo, si può dire anzi ogni pagina di questi due volumi è un vero tesoro inesauribile di fatti, di osservazioni, di esperimenti, di analisi minutissime e di deduzioni profonde, di principii pratici e di concetti nuovi ed inattesi. È difficile dire se l’opera sia più commendevole per la quantità e l’importanza dei fatti nuovi che vi sono indicati, o per il numero delle osservazioni neglette e rigettate dagli altri naturalisti, che nelle mani del Darwin assumono invece un’importanza ed un significato di primo ordine. Un carattere invero tutto speciale del genio di Darwin consistette sempre nell’assimilarsi i piccoli fatti, ciò che, al dire del Paget, potrebbe chiamarsi quasi il detrito della scienza: ma come interi strati della crosta terrestre si formarono negli antichissimi tempi per il continuo accumularsi delle minute particelle staccate dalle roccie, così la teoria trasformistica venne formandosi a poco a poco nella mente del suo fondatore coll’esame di quanto era sfuggito o era stato dispregiato dalla scienza sistematica e rigida delle aule accademiche.
L’opera può dividersi in tre parti. Nella prima, che deve riguardarsi il più completo trattato sugli animali e sui vegetali domestici, sono descritte tutte le varietà di cani, gatti, cavalli,