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restando un po’ dietro agli altri, seguendo mollemente col corpo le movenze del cavallo.
Gastone accanto a lei da una parte, dall’altra il conte Raul.
Elena l’attirava dappertutto, il conte Raul, dolcemente, scherzandolo sul suo amore eterno, non lasciandolo schermirsi con quella grazia speciale che metteva in tutte le cose; e lui sorrideva, si lasciava condurre forte del suo amore per Costanza Santelmo, dedicando a lei molte sere, persuaso di non farle il menomo torto occupandosi d’altro, inconscio del grande pericolo che correva stando accanto ad Elena, lasciandosi lentamente assopire dal fascino infernale di lei, come da un profumo orientale sottilissimo e velenoso, che entra nel cervello inavvertito e lo corrompe.
Diana di Spa era avanti con la Torre, andava al mezzo trotto, tutta rosea in volto pel moto, strettissima nell’abito color nocciuola, di lana inglese che brillava al sole come se fosse coperta da un pulviscolo d’oro, coi guanti di camoscio al naturale che le salivano su fino quasi alla spalla.
Attilio San Pietro la seguiva collo sguardo, ma stando un po’ lontano da lei, abbagliato da quella bellezza soave, reso timido dall’amore immenso: E lei si voltava di tanto in tanto, piegandosi sul cavallo con grazia infinita, che rivelava a tratti la forma perfetta del suo corpo di fata, e gli lanciava uno sguardo, uno solo, interno.....
Elena rise a scatti, lungamente per un frizzo