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— Non era amore quello, era....

— Passione, fece lei interrompendolo.

— No, no, era un delirio, una febbre, era un sogno, era nulla....

— Bugia. Perchè cercate di ingannarvi? dimenticare non vuol dire non aver pensato, non aver sentito, l’oblio è la conseguenza quasi naturale dei grandi amori di voialtri uomini, forse adesso cominciate a dimenticare, siete strano e cattivo, Gastone.

— Ma, Elena, perchè parlarmi di lei?

— Potrei parlarvi d’altre a cui avete detto le stesse parole, ma è lei quella che forse pensate ancora, che sognate, di cui il vostro cuore è pieno..... Ditemi era bella?

— Non so, non ricordo, siete bella voi, Elena...

— Io? era bionda?

— Voi siete bruna come la notte, e bianca come l’alba.

— Era soave?

— Voi siete dolce come una carezza......

— E voi siete un sognatore, Gastone, rispondetemi com’era Adriana?

— Volete proprio saperlo?

— Lo voglio. L’ho vista tante volte, sul palco era splendida, nel salotto poteva essere o brutta o divina, com’era, com’era?

La gelosia era nella voce d’Elena che s’abbassava in un fremito. Gastone piegò un ginocchio, trascinato, affascinato, pazzo.

Diana appariva all’estremità del viale.

— Gastone alzatevi, disse Elena rizzandosi dinanzi a lui.