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da quella confidenza aristocratica, che innalzava la sua borghesia, non pensando menomamente al secondo fine di quelle cortesie, dimenticando affatto ch’era lui che obbligava promettendo i voti al conte, confuso di non poter corrispondere abbastanza bene.
Gastone aveva ripreso perfettamente il suo contegno alteramente gentile d’uomo che sa di essere quello che è.
Parlava a tutti con una specie d’indulgenza affabile mostrava i suoi vastissimi tenimenti a tutti quei contadini arricchiti fra il grano, il granturco, ed il concime, coll’aria di voler loro dire che la sua ricchezza era un vantaggio pel paese, che egli si occupava del miglioramento e del progresso dell’agricoltura, e per dare del lavoro agli operai.
Lentamente, con molta grazia svolgeva dinanzi a loro tutto il suo programma elettorale; qualcuno s’incantava, altri diffidava, pensando profondamente al bene che poteva derivare loro che il conte di Spa godesse pacificamente le rendite di tre milioni. Il dottore, un giovane che aveva sacrificato il suo ingegno, e le sue aspirazioni al bisogno urgente di guadagnare uno stipendio; che aveva soffocato la sua passione per la scienza, tutte le sue grandi ambizioni in quel piccolo paese di provincia, guardava quel gran signore che lo onorava della sua confidenza, con un grande disprezzo ed una infinita amarezza sentendosi impotente a sollevarsi di sotto il grande, inesorabile peso del danaro altrui, de-