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della lingua italiana 51


primi secoli è appunto il più ricco di documenti), ci permettono di affermare con sicurezza che verso quel tempo il periodo della formazione della nuova lingua è terminato, ossia che il latino è morto in Francia definitivamente, e il francese ha finito di nascere; purchè non si perdano mai di vista quei

    ci desse finalmente questo Dizionario. E il Ministero della pubblica istruzione, il quale una volta aprì un concorso con più migliaia di lire di premio per il miglior sillabario (che poi non fu trovato), dovrebbe, ci pare, fare almeno lo stesso per un lavoro, la cui mancanza è sentita e lamentata ogni momento da ogni cólta persona. Intanto, poichè può riuscire utile anche a noi, ecco qui la statistica approssimativa, che il Brachet, prendendo per fondamento il Dizionario dell’Accademia, ci ha dato del francese moderno (Introduction, pag. LXX):

    I. Vocaboli d’origine ignota. |||
     650
    II. Vocaboli d’origine popolare (4260):|||
    a). |||
    Elemento latino (vocaboli primitivi) |||
     3800
    b). |||
    Elemento germanico |||
     420
    c). |||
    Elemento greco |||
     20
    d). |||
    Elemento celtico |||
     20
    III. Vocaboli d’origine straniera (922):|||
    a). |||
    Italiani |||
     450
    b). |||
    Provenzali |||
     50
    c). |||
    Spagnoli |||
     100
    d). |||
    Tedeschi |||
     60
    e). |||
    Inglesi |||
     100
    f). |||
    Slavi (16), semitici (110), orientali (16), americani (20) |||
     162
    IV. Vocaboli d’origine storica (115), Onomatopeici (40) |||
     155

    In tutti: 5987

    Se dal Dizionario dell’Accademia (conclude il Brachet), che contiene circa 27000 vocaboli, si sottraggono i 5987 primitivi citati qui sopra, ne restano 21000, o creati dal popolo svolgendo con la composizione e con la derivazione codesti primitivi, o desunti direttamente dal greco e dal latino per opera degli scrittori (e delle classi civili, direi io). — Altrove poi (pag. xxxviii), egli avverte, che se ai 420 o 450 germanismi del francese moderno si aggiungessero quelli del francese antico, si arriverebbe senza fatica a raddoppiare la cifra. La quale, dunque, supererebbe di poco quella data dal Diez e qui riportata a pag. 23-25.