sono far molto per le biblioteche circolanti. — Il profes. Luzzatti ci narra «che i magazzini cooperativi dell’Inghilterra, i quali ora superano gli ottocento, detraggono dall’utile netto una piccola parte assegnata al fondo di educazione per costituire la biblioteca popolare della Società; e quando i soci ed i clienti vanno a comperare le vettovaglie, richiedono ed ottengono anche il libro, che scivola quasi accartocciato col cibo nelle loro mani.
Così il pane del corpo e dello spirito si distribuisce nello stesso luogo; ed il magazzino cooperativo, mentre rialza il tenore materiale della vita, eleva e sublima anche la mente!
E notisi che qui i soci ed i clienti ottengono il libro gratuitamente; tuttavia la gratuità non è un dono, ma il frutto dell’istituzione fondata da loro stessi; perchè acconsentono a privarsi d’una parte degli utili,