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La voce tua che d’angiolo somiglia,
Veder quegl’occhi sopra me rivolti
E nella loro luce essere astersa
Tacitamente come macchia al sole!
780E tu per me discioglierai preghiera;
Oh! sì tu pregherai; — quando solenne
Verrà l’ora di sera, allor che forte
Da’ pensieri di colpa è oppresso il core,
Tu lagrimose innalzerai le luci
785Alle sfere stellate ed il perdono
Mi pregherai dal cielo infin ch’io pure
Fissar v’ardisca il mio colpevol guardo;
E gli angioli pietosi, in rimirando
Me star sempre al tuo fianco afflitta e smorta,
790Diran che, alfin redenta ogni mia colpa
Teco tu tragga la tua schiava al cielo!»
     32Appena ella tacea, quando repente
Una voce terribile, profonda,
Possente quasi a suscitar gli estinti
795Risonò: Ti rammenta il giuramento!
Gel di morte a tal suon corse per l’ossa
Della donzella; «È desso!» ella proferse
Con fioca voce, ed il terror frattanto
Le agitava le membra, e il guardo a terra
800Spaventato cadea, quantunque il cielo