Come l’arcana melodìa d’un sogno, — 210Tutto oh! tutto sovr’esso una sovrana
Esercita potenza e lo rapisce.
Incantato così sopra un sedile
Cader si lascia e l’anima abbandona
A pensieri d’amor, dolci pensieri 215Succedenti siccome onda sopr’onda
Quando il amar posa e caggion l’ire ai venti.
A Zelica egli pensa, alla diletta
Vergine del suo core e ai dì beati
Quando entrambi d’amor l’anima ardenti 220S’assideano vicini, e muti e paghi
Si fissavan ne’ rai, quasi la terra
Null’altro offrisse più sembiante al cielo.
«Oh! di quest’alma amor, vergine amata
Che pur di sì lontan la tua ben nota 225Magica forza sul mio cor tramandi!
Tu, di cui la divina aura pur sempre
Mi circonda e mi segue ovunque io mova,
Deh! mira in qual per l’amor tuo mi spinsi
Periglioso cammin; dietro la fama 230Per te sola, o mio ben, corro affannoso;
Per veder la tua gota imporporarsi
Nel fuoco della gioia onde t’avrai
Pieno il core in udir mie belle imprese: