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Per compir la sant’opra ogni diritto,
185Voglia sua causa profanar con pompe
Di cui si serve in sua stoltezza il mondo;
No; possibil non è; ben io penétro
L’ascoso suo pensier; fiacco ei mi crede,
Quindi un tanto di vezzi abbagliamento
190Apprestava a tentar la giovinetta
Anima mia; ma s’opri ogni lusinga
Per provar questo core; invitto io resto!»
     Così fra sè discorre il giovinetto;
Ma pur mentre in segreto egli disfida
195Questa magica scena, ogni suo senso
Cede all’incanto e ne rimane avvinto.
Il profumo che a lui volgesi intorno —
Il basso mormorar delle cadenti
Acque, che ai sensi persüade un dolce
200Invincibil sopor, come il ronzìo
Delle pecchie indïane allor che dense
Si raccolgono a sera intorno al fiore
Dell’odorosa nilica e nel cavo
Del suo calice azzurro abbandonate
205Si posano a dormir, — la melodìa,
La cara melodìa che tutto occûpa
Sopra ogni altro poter l’anima amante,
Or da lontano udita e incantatrice