Guance ed i labbri che baciando han possa 785Secreta come il magico sigillo
Di Salomone; le soavi note
Che sul lïuto suo Zeba ridesta,
Ed il piè velocissimo di Lilla
Che, movendosi a danza, in mille guise 790Si libra e rota quale augel marino
Alïante sull’onda; ogni donzella
Di sua bellezza adoprerà gl’incanti
Per rapir di costui l’austero spirto
Nella soave voluttà d’amore. 795Ma tu, gentil sacerdotessa, ascolta
Quanto dirti vogl’io; ciascuna, è vero,
Di queste, ch’io nomava, una possiede
Arte sua propria di rubare i cori;
O muovendo lo sguardo, od atteggiando 800Leggiadramente la persona e il piede,
Poste innanzi a lo speglio hanno un incanto
Per sè stesse dapprima, indi per quello
Che le rimira; ma fra tutte oh! manca,
Manca pur sempre a far certa la palma 805Una guerriera che non move occhiata
Senza ferir; che di bellezza i raggi
Sopra sè tutti concentrati aduna;
Una il cui labbro persüade il core