E, ahi tristo gioco! ci rimena indietro 335Infra i sentieri dell’età novella
Dove i raggi ne addita ad uno ad uno
Che di pace brillanti e di speranze
Lungo il cammin ci abbandonaro infidi.
Coppia felice un dì! Chi fu ne’ vaghi 340Di Bocara boschetti, e non intese
De’ loro primi giovanili amori
La dolcissima istoria? Entrambo nati
Sul fiume antico che, veloce uscendo
Dall’Oscure Montagne, in suo cammino 345I mille accoglie pellegrini rivi
Che splendon di vaghissimi rubini
Delle miniere di Bucaria avanzi,
E nel mar caspïano indi lasciando
La metà de’ suoi flutti, alfin disbocca 350Dell’Aquile nel Lago, in quelle rive
In compagnia d’infanzia eran cresciuti,
E i fior che rugiadosi in sul mattino
Si curvano sul fiume oh! di sì vago
Color non mai nè di sì grato olezzo 355Quelle sponde allegrâr, come le occhiate,
Come i sospiri di que’ novi amanti.
Ma di lor gioie il fortunato corso
Interruppe la guerra, e il giovinetto