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Candide, in odio del color notturno
35Onde s’orna il califfo, hanno le vesti,
E qual neve il cimier candido ondeggia.
Varie son l’armi; qual spedito incede
Alla battaglia e di leggiera canna
Giavellotto costrutto in pugno arreca;
40Qual tende un arco di bovino corno
E splendida faretra al fianco adatta
Piena di stecchi, che d’Iran sul margo
Di raccor quei guerrieri han per costume;
Qual de la guerra ne’ più crudi assalti
45Mazza enorme palleggia o poderosa
Bellica scure; e mentre essi marciando
Degli elmi eccelsi i candidi pennacchi
Agitan nella luce del mattino,
Ti par quasi veder mobile selva
50Di platani ramosi allor che il verno
Di neve imbianca le sorgenti cime.
     Fra le colonne di porfiro eccelse
Che sostengon la volta aurea, dipinta
A moresco lavor, sorgon le vaghe
55Gallerie dell’Harèmo, ove traverso
Le cortine e le argentee reticelle
Ad or ad or si mira un amoroso
Di pupille brillar sopra la pompa