Mentre il velen le viscere consuma, 735Dar del veleno più cocente ancora
Il rimorso li crucii. Altri frattanto,
Che valorosi e intrepidi nel campo
Sotto quel falso duce incontro a morte
Sarìeno iti esultando, ora, infelici! 740Quì si muoion traditi, e in sul morire
Spiran dall’orbe de’ fiammanti sguardi
Orribile vendetta, e il traditore
Segnano indarno con mancante mano.
Terribili a mirarsi eran gli sguardi 745Che feroci, rabbiosi e disperati
Talun fra queste vittime fingeva
Su quel demone orrendo, il di cui velo
Or levato svelava alla pupilla
Di que’ morenti in agonìa d’inferno 750Non la da lungo tempo a lor promessa
Luminosa sembianza onde redento
Esser doveva l’universo intero,
Ma tale un ceffo che l’averno istesso
E ribrezzo ed orror ne avrìa sentito. 755Non del deserto il demone, non quello
Che i sepolcri governa, alla gioconda
Luce del sole apparsi, unqua mostraro
All’occhio umano un sì deforme aspetto