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Fra i boschetti volar di Kanserone,
485Finchè tutto l’esercito s’accolse
In sua fiera possanza, e il suol coprendo
Di nemici trafitti alla rinfusa,
Di Neksebo alle porte ebbe sospinto
L’avventurier squadrone; e mentre in fuga
490Si ritraean dal campo, infra l’estreme
File si rimirava ad ora ad ora
L’argenteo velo folgorar siccome
Sopra nave agitata in mar fremente
Candida vela, che de’ lampi attrae
495La subitana luce e lo spavento.
     E questa rotta non depresse ancora
Quell’anima superba, e fren non pose
A quello spirto tracotante e fiero?
No. — Quantunque si giaccia estinta in campo
500Quasi tutta l’armata, a cui pur dianzi
Vantando impromettea vittoria e troni,
Nondimeno il mattino ancor l’intende
Con indomita fronte ir millantando
Vittoria e troni, e confortar que’ pochi
505Che gli avanzano ancora — e fede intera
Pur gli danno que’ stolti! — Oh! l’amatore
Può ben del guardo che gli ruba il core
Riconoscer l’inganno; il fantolino