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mente se trattasi di disegno architettonico, come nell'opera dello Schulz, la vivacità, e spesso la poca fusione dei colori, non resi mai secondo il vero presenta, ingentiliscono in modo le opere di arte e i monumenti, ed in modo, direi quasi, li trasforma, da modificare in essi lo stile e il carattere, e toglier loro quella impronta, che solo l’antichità può dare. Per convincersi di questa verità, basta confrontare il monumento cosi come esso è, con le riproduzioni in disegno o in colore. Ecco perchè, non disponendo noi di mezzi artistici perfetti, abbiamo preferito di riprodurre i monumenti abruzzesi in fotografici prima, ed in fototipia dopo: in tal modo essi conserveranno intero lo stile, la forma ed il carattere; e ci siamo servito dell’opera di artisti egregi per quei monumenti, che mal si prestavano ad essere riprodotti, e per i particolari caratteristici e di maggiore interesse de’monumenti stessi.

Detto questo, affinchè chiaro apparisca lo scopo che queste nostre fatiche si propongono, non vogliamo venire meno al dovere di tributare sinceri attestati di riconoscenza all’illustre e benemerentissimo Ferdinando GregoRovius, noto a quanti in Europa coltivano gli studii storici, e particolarmente caro a noi Italiani per i segnalati servigi resi alla storia nostra, il quale si è benignato di onorare con una prefazione questo libro; a tutti quei generosi che ci furon larghi di consigli e di aiuti; agli insigni artisti, che per amor nostro e della generosa terra abruzzese, onorarono il volume di preziosi disegni e di schizzi originali; a’ fratelli Giannini, che con grande amore e singolare perizia tipografica, curarono la edizione del testo; allo Stabilimento Danesi, che splendidamente riprodusse in fototipia i Monumenti, e infine alla Casa Editrice Dumolard di Milano, ed all'ottimo Genolini, che gentilmente a noi permisero la riproduzione delle marche e de’monogrammi de’figuli abruzzesi.