Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/31


— XXV —

due Provincie; il citeriore sulla destra del fiume Pescara, e l’ulteriore sulla sinistra del medesimo. Poichè di questa divisione già si trova qualche indizio al tempo di Re Roberto, erra chi la crede fatta da Alfonso I. Nel secolo XVII. finalmente lo Abruzzo venne spartito in tre provincie: il citeriore con Chieti; l'ulteriore primo con Teramo; l’ulteriore 2° con Aquila a centri governativi. Gli Angioini e gli Aragonesi v’introdussero una nuova feudalità, in modo che non vi ebbe paese e borgata senza il suo barone, conte o duca, annidati in tetre rocche, o lussureggianti in palazzi sontuosi.

Questi cenni storici, per quanto rapidi essi sieno, pur basteranno allo scopo da me prefisso. La storia generale dell’Abruzzo non è scritta ancora; imperocchè l’opera meritevole di lode di Antonio Ludovico Antinori, intitolata: “ Raccolta di memorie storiche delle tre Provincie degli Abruzzi „ (Napoli 1781-1783 voi. 4 in 4°) non corrisponde più a’ bisogni della moderna istoriografia. Lo stesso si dica di altri libri, che del resto non mancano di pregi, come sono le Historiae Marsorum di Muzio Febonio (Napoli 1678), e la Reggia Marsicana di Pietro Antonio Corsignani Vescovo, di Venosa (Napoli 1738). Lo scrittore, che guidato dal metodo critico ed inoltre fornito di ampia dottrina, gettò più luce sulle vicende dell’Abruzzo nell'età di mezzo, fu D. Antonio Fatteschi, compilatore delle Memorie storico-diplomatiche riguardanti la serie