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Informa Mercanton [59], parlando dell’arco morenico esterno costruito dal ghiacciaio del Rodano durante il progresso del 1602, che quando venne tagliata detta morena per la costruzione della ferrovia della Furka, furono trovati alla base della medesima una mezza dozzina di grossi alberi di 55 cm. di diametro e dell’età di circa 260 anni. Come ben dice il Mercanton bisogna ammettere che tutto il piano interno dell’arco fosse rimasto libero per lungo tempo prima che la fronte del ghiacciaio sopravanzasse e costruisse la detta morena. Non è possibile dire donde provenissero precisamente detti alberi, ad ogni modo da una regione a monte ed almeno per tre secoli non occupata dal ghiacciaio permettendo il regolare sviluppo di un bosco.

Dalle accurate ricerche compiute dal Mougin [60, 61] su documenti conservati negli archivi comunali di Chamonix sappiamo che i ghiacciai del versante settentrionale del Monte Bianco durante i progressi del 1602-1610 e del 1644 abbatterono secolari boschi, invasero larghe zone a campi coltivati, a prati e a pascoli distruggendo talora anche interi villaggi.

Abbiamo già veduto che il ghiacciaio di Zmutt a monte di Zermatt ha presentato il suo massimo assoluto verso il 1855. La fronte durante detto progresso distrusse e sopravanzò un’antica morena frontale tutta ricoperta da secolari larici. I tronchi abbattuti e rigettati alla fronte erano così numerosi come i blocchi morenici [27]. Già il Venetz ebbe a ricordare nel 1821 la presenza di questa morena che giustamente giudicò molto antica per la presenza dei secolari larici.

Il ghiacciaio del Gorner, che ebbe pure il suo massimo verso il 1865, invase pascoli, campi coltivati e abbattè non solo fienili, ossia i così detti stadel, ma distrusse anche alcune case di una borgata [42, 77]. Secondo Tyndal le case distrutte dal ghiacciaio dopo il 1800 sarebbero state ben 44 [88].

Nel medesimo bacino anche il ghiacciaio di Findelen nel 1849 invase con la sua fronte un’antica foresta [56], fatto che ebbe pure a verificarsi alla stessa epoca nelle rispettive regioni frontali per opera del ghiacciaio di Bois, e dei Fieschergletscher e Unteraargletscher [51]. Del resto il ghiacciaio di Bois già durante i progressi del 1602 e del 1644 aveva rovinate parecchie case e fienili, ricoprendo ricche praterie che anche dopo il ritiro del ghiacciaio rimasero del tutto sterili per l’abbondanza del materiale detritico abbandonato.

E così ancora Heim dice che il ghiacciaio di Aletsch in epoca non ben determinata prima del 1850 raggiunse e distrusse sul fianco destro verso Bellalp alcune vecchie case, fatto pure ricordato dall’Hogard [51], e nel 1849 sul fianco sinistro abbattè un bosco con vecchi alberi di 200-300 anni.

Ricorda il Venetz che sul fianco destro del ghiacciaio del Miage verso il lago Combal all’epoca del grande progresso del 1820 i materiali more-