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lena un pezzo di strada che porta il nome assai significativo di «Via Antiqua».

Abbiamo già ricordato, come risulta da documenti conservati negli archivi parrocchiali di Evolena, che i Conti di Aosta avevano concesso a quel Comune la libertà di transito commerciale con la valle d’Aosta per il Col Collon ed il Col d’Herens (passando successivamente il Colle del Teodulo come abbiamo detto sopra). Se all’epoca della concessione il valico d’Herens fosse stato ghiacciato su entrambi i versanti come tutt’ora una tale concessione sarebbe incomprensibile.

Anche il vicino Col Durand (m. 3474) alla testata della valle d’Anniviers pare che fosse pure frequentato prima dell’avvenuto aumento dei ghiacciai e non tanto per le dirette comunicazioni con la valle di Zermatt quanto in particolare per i rapporti col Piemonte passando successivamente il Colle del Teodulo. Dice in proposito lo Studer [81, 82] di aver appreso nel 1835 da pastori dell’alpe Arpitetta, posta alla testata della valle d’Anniviers (Zinal), che «negli antichi tempi era praticato un passaggio per il ghiacciaio di Durand che conduceva ad Aosta»; (senza dubbio dopo il Col Durand passando il Colle del Teodulo). Nel 1839 il Fröbel racconta che la guida che l’accompagnava nella sua visita alla valle d’Anniviers ebbe a dirgli che «i ghiacciai si sono avanzati molto in questi ultimi anni poichè un tempo si poteva portarsi facilmente da questa valle in Italia» [36].

Anche Ruden, il curato di Evolena già più volte citato, ricorda che secondo la tradizione le comunicazioni tra la valle di Zmutt con quella d’Anniviers e d’Herens erano un tempo meno difficili; che i montanari d’Anniviers con le loro bestie da soma hanno attraversato la cresta a NE della Dent Blanche e si sono portati nella valle d’Aosta per procurarsi delle provvisioni. A conferma ricorda che alla montagna Schönbühl, posta sotto il Col Durand sul versante di Zmutt, esiste una località che ancora oggidì si chiama balma degli Anniviardi.

Ancora il Jegerlehner, nella sua piccola Guida della valle d’Anniviers del 1904, riferisce che a più riprese i vecchi d’Anniviers gli ebbero a dire che in altri tempi mercanti di bestiame con vitelli erano venuti dalla Valtournenche nella valle d’Anniviers (evidentemente passando prima il Colle del Teodulo e poi per il Col Durand).

In tutte queste tradizioni della valle d’Anniviers appare singolarmente interessante e degno di particolare rilievo il fatto che si accenni sempre a dei rapporti con una valle che non confina direttamente con essa ma che si può raggiungere soltanto dopo aver attraversato il Colle del Teodulo. Ora tutto ciò, oltrechè confermarci sotto certi rispetti la fondatezza di tali rapporti, fa dubitare che molto probabilmente dopo il passaggio del Col