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valle d’Herens e a Sion. Nel XV secolo il transito per esso doveva essere ancora assai frequente come ebbe ad affermare un anonimo autore di un articolo comparso nel Journal de Lausanne del 1791: «Dans le quinzième siècle encore, les alliances mutuelles entre ceux de la Vallée de Viége et d’Ivolena étaient si fréquentes que le curé de St. Martin était obligé d’entretenir un Recteur allemand, et Ivolena compte encore aujourd’hui plusieurs familles sorties de Zermatt» [4, 26]. Le citate emigrazioni attraverso il Col d’Herens di famiglie tedesche di Zermatt stabilitesi nei dintorni di Evolena devono essersi verificate certamente dal principio del XIV secolo, perchè nei documenti conservati negli archivi parrocchiali di S. Martin i nomi di casati di Zermatt compaiono ad Evolena per la prima volta nel 1358 e successivamente nel 1585 [74]. Nel 1443 un’intera colonia di Zermattesi col proprio bestiame e relative masserizie andò a stabilirsi alla frazione Villa di Evolena. Il Ruden nella sua citata opera informa ancora che le famiglie tedesche di Zermatt nella valle d’Herens erano talmente numerose che il vescovo di Sion, in seguito a loro domanda scritta in data 14 aprile 1364, ebbe ad ordinare al curato di S. Martin — come risulta da un documento in data 19 giugno 1455 al quale probabilmente ebbe a riferirsi l’autore del sopracitato articolo comparso sul Journal de Lausanne — di provvedere che sia nominato un capellano che conosca la lingua tedesca e che doveva risiedere oltre Evolena1.

Una interessante conferma sulle dirette comunicazioni di Zermatt e la valle d’Herens risulterebbe ancora dai pelligrinaggi che gli abitanti di Zermatt facevano ogni anno a Sion. Trascriviamo le informazioni date al riguardo dal curato Ruden e riportate pure dal Coolidge nel suo studio sul Colle d’Herens. «Secoli fa la vallata di Zermatt ha assai sofferto per tempeste e tormenti. Gli abitanti di Zermatt dunque fecero un voto d inviare ogni anno a Sion il curato ed otto uomini per visitarvi tre chiese, a ciascuna delle quali essi dovevano fare un’offerta in denaro. Ma siccome questa processione non si potè fare che con le più grandi difficoltà, il vescovo di Sion e le genti di Zermatt fecero un accordo (datato col 20 maggio 1666) secondo il quale la processione si sarebbe fatta ogni anno solamente fino al casale di Täsch (borgata situata a 6 km. a valle di Zermatt) dove diversi canoni dovevano esser pagati, e ancora una certa somma alle tre chiese di Sion».

È da ritenersi che la via seguita sia stata quella per il Colle d’Herens, come ammette il Venetz, perchè la più diretta per portarsi a Sion. A tale conclusione si deve inoltre logicamente pervenire per l’accenno fatto nell’accordo sulle grandi difficoltà che comportava il viaggio da Zermatt a Sion,


  1. Ricordo incidentalmente in proposito che anche la popolazione di Gressoney ebbe a fare una petizione ai Duchi di Savoia perchè venisse concesso un prete che sapesse bene il tedesco perchè quello di lingua francese non era compreso.