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deve dedurre che il periodo corrispondente alla riduzione delle masse glaciali ebbe una portata ben diversa dalle comuni oscillazioni essendo stato di una durata di parecchi secoli. In conseguenza si dovettero avere delle condizioni climatiche un po’ diverse, venendo a confermare le conclusioni alle quali eravamo pervenuti a proposito degli antichi ceppi trovati in zone poste al di sopra dell’attuale limite superiore del bosco.


Non è la prima volta che presso le fronti glaciali vengono trovati dei legni. Già fin dal 1901 il Correvon trovò al ghiacciaio di Aletsch i resti di una foresta di larice. Dice il Correvon: «Nous venons de découvrir sur les confins du glaciers d’Aletsch et sur les deux rives de ce glacier, dans sa partie terminale les vestiges d’une belle forêt de mélèzes...» [35].

Al riguardo torna quanto mai interessante l’osservazione fatta da E. Eugster di Briga alla fronte del medesimo ghiacciaio e comunicata al dott. E. Hess [49]: «Am Aletschgletscher traten beispielsweise an Stellen, die 1920 noch mit Eis bedeckt waren, Lärchenstöcke hervor, die in der Erde verwurzelt sind, also vom Gletscher nur oberflächlich abgerieben, nicht aber entwurzelt wurden».

Pure alla fronte del ghiacciaio di Findelen nella valle di Zermatt durante le consuete misure di controllo delle oscillazioni, vennero trovati fin dal 1931 dei legni rigettati dal ghiacciaio. Altri esemplari furono ancora trovati in tutti gli anni successivi. Trattasi in prevalenza di resti di pino cembro con una piccola percentuale di campioni di larice. Tali ritrovamenti furono oggetto di un accurato studio critico del Dr. E. Hess comparso su «Die Alpen» (op. cit.). A differenza del tronco trovato da me al ghiacciaio di Verra, i legni del ghiacciaio di Findelen presentano delle deformazioni dimostrando di aver subìto delle forti compressioni durante la loro permanenza nell’interno della massa glaciale. In base alle indagini eseguite sull’intera regione, l’Hess viene alla conclusione che in passato il limite superiore del bosco doveva realmente essere di circa 200 metri più elevato del presente. Aggiunge però che «Das Verschwinden dieser Wälder ist auf menschliche Einflusse zuruck-zuführen».

Non escludo che per certi versanti e per il bosco di Findelen in particolare si sia potuto verificare un abbassamento per ragioni antropo-geografiche, però il fattore umano non ha avuto alcun rapporto col tronco di abete da me trovato al ghiacciaio di Verra il cui abbattimento è stato provocato unicamente da un maggior sviluppo della massa glaciale.

Come già si è detto e meglio si vedrà in seguito i maggiori progressi glaciali dei quali si ha notizia in epoca storica sono quelli che si sono succeduti dal principio del XVII secolo alla metà del secolo scorso. La grande espansione delle masse glaciali in questo lungo periodo fu necessariamente provocata da un sensibile peggioramento nelle condizioni climatiche, peggio-