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TERZO. | 53 |
LIX.
Contro di voi esclamo con ragione
Mercanti avvezzi solo a trafficare
Con giuramenti falsi, e inclinazione
Da zingari nel vendere, e comprare,
Mentre cattive mercanzie per buone
Solete pur con falsità spacciare;
Per l’interesse, più che non è il pane,
Sono in voi le bugie quotidiane.
LX.
Chi nel pesare odiando il grave Ispano
Suol dare in leggerezze da Francese;
Altri col braccio si dimostra un Nano
Nel misurare un vero Cortonese;
E tutti insomma avete buona mano
Da scrivere il malanno all’altrui spese:
Ma i vostri avanzi poscia in una volta
Son dei Sbirri, e del Fisco una raccolta.
LXI.
Dottori, che di Legge assai leggieri
Come una pelle quella stiracchiate,
Nè servirebber poi tutt’i brachieri
Per sostener le cose che voi fate;
False ragioni contro i Testi veri
Per chi presenta voi rappresentate;
Dal torto il dritto il Giudice distingue,
Sed flammas litium poi giammai s’estingue.