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TERZO. | 47 |
XLI.
Poi dite al Confessor: Padre per me
Io non ho gran peccati adesso; ma
Del tale, e della tale un non so che
Dirò perchè scandalizzato m’ha,
Gatta ci cova, e qualche cosa c’è,
Basta.... col tempo.... alfin si scoprirà.
Così con indiscreta confusione
Dite gli altrui peccati in Confessione.
XLII.
Or quì la vostra erronea coscienza
Corregger devo, e quindi a voi conviene
Far delle colpe altrui la penitenza,
Giacchè le dite al confessor sì bene;
Ma se ottener volete l’indulgenza
Per liberarvi dall’eterne pene;
Quando che andate ai piè de’ Confessori
Dite gli vostri, e non gli altrui errori.
XLIII.
Poveri, che volete prender moglie
Senza d’avere in voi parte, nè arte,
Solo per contentar le vostre voglie,
E dar sol due di spade in queste carte;
Mentre il bisogno l’adulterio accoglie
Discacciato l’onor da voi si parte:
E s’entra in casa vostra il Frate, o ’l Prete
Ci fate il becco, e poi ve la ridete.