Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
34 | CANTO |
II.
Non è più tempo che filava Berta,
E che parlavan gli asini, e gli allocchi:
Allor dava terror faccia coperta,
Ed il babau, più ch’or spada e stocchi:
Oggi però la volpe è già scoperta,
Nè fan vedersi più gl’uomini sciocchi,
Ma furbi assai, scalfriti, e mariuoli,
Mentre aperti già gli occhi hanno i cagnoli.
III.
Tale de’ Gesuiti è la natura,
Che per finta virtù non hanno uguali;
Se la preda non han più che sicura
Non si mettono in traccia agli animali;
Tra ricche spoglie, e maestose mura
Mostransi generosi e liberali;
E celando nel cuor l’essere avari
Accennan coppe, e dan sempre in denari.
IV.
Dicono molto bene, e non lo fanno,
Fanno mal più degl’altri, e non si dice;
Sanno coprire i lor difetti, e sanno
Scoprir gli altrui dal sommo alla radice;
Nel dir che poi son poveri, e non hanno,
Hanno un modo per loro assai felice;
Portano il bianco in fronte, e ’l negro in seno
E dimostrano il vacuo ov’è il ripieno.