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SECONDO. 29


XXXV.


Dite pur Padre, egli rispose allora;
     E questi disse: Voi saper dovete,
     Che per tutto il paese, e dentro, e fuora
     Poco buon nome fra la gente avete,
     Perchè per odio, ed avarizia ancora
     Pelate chi si sia, o Frate o Prete;
     E vi tien la Città, che vi scrutina,
     Per un Pretaccio della Cappellina.

XXXVI.


Se vi ho da dire il vero, i Cittadini
     Vi tengon per un uom di poca fede;
     I poveretti, artieri e contadini
     Dicon, che gli frodate la mercede,
     Che avete l’unghie a guisa degli oncini;
     E questa gente in somma non vi crede,
     Se non quando vi sente bisbigliare
     Domine non sum dignus all’Altare.

XXXVII.


Dicono tutti, che voi dite, e fate,
     Dicono che dovunque ognor voi siete,
     Dicono ancor che la parola date,
     Dicono poi che non la mantenete;
     Dicon poi che da lupo voi trattate,
     Dicon che da Pastor far non sapete;
     E di più, che voi siete un aguzzino
     Che scorticate un uom per un quattrino.