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SECONDO. | 27 |
XXIX.
Il Codice accordava col Digesto,
E nel tenere a banco la ragione
Avea ridotto d’ogni Legge il Testo
Alla natura della conclusione.
Cavò Graziano, e Bartolo di sesto
Per mezzo del Paragrafo Boccone;
E decideva ogni difficil punto
Come Vescovo sol per esser unto.
XXX.
Coll’interesse avea stretta amicizia,
E San Pietro onorò come Simone,
La sola cupidigia, e l’avarizia
Serviro in lui di stimolo, e di sprone
Per far correr di trotto la giustizia,
E far ben spesso nell’Ordinazione
Fare al villan per un capretto grasso
Dall’aratro all’Altare un breve passo.
XXXI.
Il merto, e la ragion poco stimava,
Se d’oro non avean le sopravvesti;
Per chi poveramente si portava
Rivoltava la Legge tra i Digesti,
Solamente benigno a chi donava
In parole mostrossi, in fatti e in gesti;
E per pigliar merlotti alla civetta
Avea la rete di S. Pietro eletta.