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SECONDO. 19


V.


Scritto ch’ebbe a Cortona il suo disegno,
     E che il Popolo stava preparato,
     Giunto quel giorno memorando, e degno
     D’esser dagl’osti col carbon notato,
     Con le campane di letizia il segno,
     Ed insieme l’avviso a tutti dato,
     Che il Padre Santo appunto allor veniva,
     Corser tutti gridando, e viva, e viva.

VI.


La gente con la Croce in compagnia
     Andò fuor della porta ad incontrarlo,
     E come fosse stato il Gran Messia;
     Il Popolo si vide accompagnarlo;
     Vero ritratto dell’ipocrisia
     Propriamente pareva a rimirarlo,
     Con passo grave, ed occhi in terra fissi,
     Brutto, e malfatto, come già il descrissi.

VII.


E per accompagnare il collo torto,
     Ed il pallor della destrutta cera,
     Mostrando in se spiritual conforto,
     Fuor della porta già scalzato s’era:
     Ma fu da molti poi squadrato, e scorto
     Non esser bestia da spacciare in fiera;
     Sicchè ad altri potea la mercanzia
     Vendere di sua falsa ipocrisia .