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16 CANTO


XLIV.


O benedetti Padri Gesuiti,
     Che vi venga la rabbia a quanti siete;
     Non già per convertire i Niniviti
     Talora in piazza il Giona far solete;
     Ma sol de’ fatti altrui costumi, e riti,
     Alla pesca nel Mondo oggi attendete;
     Per procacciarvi un dì la Monarchia
     Con la vostra monella ipocrisia .

XLV.


Ma parmi aver sin quì detto abbastanza
     Già di costor col mio cantar molesto;
     Però prendo licenza per creanza,
     E non tediarvi, or qui le rime arresto;
     E mentre ora vi lascio con speranza
     Di farvi udire un’altra volta il resto,
     La pace sia a voi, e a loro intanto
     Un corno dietro, e fine al primo canto.