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PRIMO. 9

     

XXIII.


Ma sento ormai l’orecchie stuzzicarmi
     Da curiose lingue, e da persone,
     Che già pronte ritrovo a domandarmi
     Chi fosse il Padre, e di qual Religione:
     Prego dunque ciascuno a perdonarmi,
     Se di lui l’Istituto, e Professione
     Non ho detto sin’ora, e palesato,
     Nè pensin già, ch’io me ne sia scordato.
     

XXIV.


Dico dunque ch’egli era un Religioso,
     Uomo da bene, e d’Istituto santo:
     Non già di quei, che con il piè calloso
     Calcano il Mondo, e portan bigio manto;
     E nell’andar con passo strepitoso
     Par che pestin le corna a Radamanto,
     Dando in scarpe di legno al piede il moto
     Ed in piene scodelle han fatto voto.
     

XXV.


Di quelli certamente egli non era,
     Che buona vita fan da Mendicante,
     E son eletti fra cornuta schiera
     Cornette della Chiesa Militante;
     Con lunga barba, e faccia assai severa
     Vanno alle case, e con parole sante
     Barattano per pan, come lor torna,
     Bietole, cavoli, insalata, e corna.