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8 CANTO

     

XX.


Di questa, e d’altre ciarle ed invenzioni
     In quei luoghi vicini trasportate
     S’empivan le botteghe ed i cantoni,
     E i circoli di genti sfaccendate;
     E con le prodigiose operazioni
     Su l’orecchie del volgo seminate
     Volò fama veloce, e senza ostacoli,
     D’un Padre Santo, che facea miracoli.
     

XXI.


Or tal novella, che per quei confini
     Già s’era sparsa come la semenza,
     A certi Cortonesi Cittadini
     Fe’che nacque nel cor grand’appetenza
     Della Mission per lor secreti fini
     Speculativi dell’altrui coscienza;
     E scrisser a quel Padre, che in Cortona
     Assai bramata era la sua persona.
     

XXII.


Illustrissimi, e cari miei Signori,
     Compiti e generosi Cavalieri,
     (Rispose il Padre) è ben dover che onori
     Voi altri tanto amici a’ Forestieri:
     Terminati quì dunque i miei sudori
     Quanto prima verrò ben volentieri,
     Se Dio me lo permette, e ’l tempo bello,
     A servirvi di coppa, e di coltello.