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PRIMO. | 7 |
XVII.
Magro egli era di corpo, e viso asciutto,
Pallido in volto, e basso di statura,
Un scheletro, o cadavere distrutto
Pareva uscito d’una sepoltura;
Porco non era da cavarne strutto,
Che a vederlo sembrava all’ossatura,
E membra sol di pelle ricoperte
Un gatto che ha mangiato le lucerte.
XVIII.
Si pubblicò che avesse convertito
Uomini, e Donne d’ogni condizione,
Ed al retto sentier da lor smarrito
Gli riducesse dall’ostinazione,
Che d’ogni vizio in essi inchancherito
Facesse far palese Confessione,
E chi della vendetta era tenace
Col nemico tornasse in santa pace.
XIX.
Donna vendicativa essersi resa
A questo sì buon Padre alfin placata,
Mentre egli fè miracolosa impresa
Sopra di una camicia insanguinata,
Alla vendetta di mortale offesa
Del Consorte, da lei già conservata,
Col far, perchè costei si confondesse,
Star quel lin nelle fiamme, e non ardesse.