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RITRATTAZIONE | 125 |
XXIX.
Del gran Bernardo poi allo splendore
Chiara una Valle in santità risplende,
Ed il Cisterciense Osservatore
Con più rigore all’osservanza attende:
In un Silvestro, ed in un Pietro il cuore
De suoi seguaci nuovi lumi accende;
L’uno Duce si fa dei Silvestrini;
L’altro Celeste Duce ai Celestini.
XXX.
Alcuni poi, che in solitarie celle
Abitatori son d’alpestri monti,
Chiamar potrei già tramontate stelle
Sotto i climi terreni, ed orizonti;
Che del Mondo in fuggir l’empia Babelle
L'orme seguir di Romualdo pronti,
Per introdursi nell’empirea Sala
Per lunga sì, ma fortunata scala.
XXXI.
Da Bruno ancora scorgo esser già nato
D’abito, e di costumi il bel candore,
Tra i Padri ch’hanno in solitario stato
Alle contemplazioni affisso il cuore,
E di Brunone, il Santo a Dio sì grato,
D’esser fatti seguaci ebber l’onore;
E una Certosa a Religiosi aperta
Mostra del Cielo a lor la via più certa.