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86 | CANTO |
XI.
Voi siete quelli che l’altrui togliete,
E le decime al Prete non pagate;
Santificar le feste non volete,
Quando vi manca il pan sol digiunate;
Fornicare, ammazzar quando potete,
E falso testimonio spesso fate>;
Perchè la vostra rustica malizia
Bandì da voi la legge, e la giustizia.
XII.
E per dirvela in somma, o mascalzoni
Nel confessar più volte ho ritrovato,
Che vi voglion del fabbro i tanaglioni
Per cavarvi di bocca un sol peccato;
E spesso avete, rustici bricconi,
Allo spezial gli scrupoli lasciato:
E pensando gabbare i Confessori,
Di voi stessi vi fate traditori.
XIII.
Questi son dunque della fede i segni?
E questo è in voi di buon Cristian l’odore?
Tristi furfanti, villanacci indegni,
Di magagne ripieni, e d’ogni errore;
E sarà ver, che ceda ai fieri sdegni
Fin Satanasso al rustico furore?
Deh non v’inganni più con tentazioni
Convertitevi omai, e siate buoni.