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84 CANTO


V.


Con le prediche poi, che far soleva
     A quella razza senza discrizione,
     Tremar da capo a piedi ognun faceva
     Nel minacciar l’eterna dannazione,
     E la dura cotenna s’arrendeva
     Alle percosse della riprensione;
     Con cui scoprì gran furti del villano
     Fatti sull’aia col rastrello in mano.

VI.


I modi udite or quì da lui tenuti
     Nel corregger la lor mala coscienza,
     Ed esortar quei contadini astuti,
     Per poterli ridurre a penitenza,
     Con parole mordaci, e detti acuti,
     In pulpito esclamando in lor presenza,
     E le passion mostrando de’ soggetti,
     Predicava in tal guisa i suoi concetti:

VII.


O popoli di razza acuta, e fina,
     Che di malizia agli otto gradi siete,
     E vi puzzan le mani di rapina,
     Perchè le rape maneggiar solete;
     Sebbene uomini siete da dozzina
     In furberia però giudizio avete,
     Tanto nel criminal, che nel civile;
     Grossi di scarpe, e di cervel sottile.