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a. delfino f. parte anteriore d’un gambero1
b. granchio g. pesci diversi
c. ippocampo h. sorcio aquatile, che insidia una conchiglia
d. murice
e. ostrica2

2. ai prodotti della terra, ed alla vicinanza de’ luoghi aplustri e montuosi;

a. arco c. cicogna
b. augelletto col capo volto in dietro d. grano d’orzo
  e. mosca

3. ai miti locali;

a. angue bicipite cristato b. cane tricipite
  1. Una tessera d’avorio assai rara per la novità della forma e per le lettere scultevi, qui riportata nella grandezza originale, proviene da una tomba scavata recentemente in Pozzuoli ai piedi del Gauro.

    Rappresenta ella un gammarus (plin., l. XXVII, c. 3), ὰστακὸς (aelian., de nat. anim. l. VI, e. 22; l. VIII, c. 23), e porta, com’è solito, il numero della fila, ch’è la terza, ma in due modi diversi: in greco cioè ed in latino, Γ e III. Or bellissima parmi la scelta del gammarus a dinotar la terza fila Γ, per la simiglianza del nome dell’animale e quello della greca lettera, che pe’ Romani di Pozzuoli trovavasi così latinamente tradotta. Pe’ certami dell’anfiteatro Puteolano (sveton., Aug. c. 43-44), si ricordino i due vinti dal citaredo Settimio nelle feste Adrianali (reines. Inscript. antiq. cl., V, n. 20).

    Lo stesso scavo ne ha data la seguente iscrizione, che credo non doversi omettere per la non solita formola, con che s’invoca l’ira de’ mani contro chi turbato avesse il silenzio di quella tomba.

        D • M •
    CLAVDIAE • FORTV
    NATAE • ET • FORTVNA
    TO • ET • LAETO • FILIS • EIVS
    BENE • MERENTIBVS
    ABASCANTVS • CONLIBER
    TVS • FECIT • QVISQVE • MA

    nes. inqvetaberit. habebit. illas. ira

    tas

    Le lettere sono tinte di rosso, ed i punti, tranne quello dopo la voce FECIT che manca, triangolari; la lapide è di un palmo e mezzo quadrato, avendo i righi e le parole così disposte.

  2. Su i pesci e le ostriche del Cocito si veggano tra gli altri Plinio (l. IX, c. 54, 79) e Marziale, (l. III, ep. 60; l. V, ep. 47; l. XIII, ep. 77, 85).