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forse spettare alla famiglia Quinctia, nelle cui monete incontrasi lo stesso busto di Ercole, sebben barbato, nella medesima positura (riccio, Mon. cons. p. 193, tav. XL, n. 3, 2.a ed.). Io però vorrei piuttosto supplir le due prime lettere col nome d’altra famiglia, e creder l’ultima, iniziale della voce Quaestor, ed intenderla così di un Quaestor PECuniae PVBLICAE, di cui trovo fatto menzione in altro marmo venosino (lupoli, o. c. p. 105)1.
METAPONTUM in LUCANIA.
Figura virile in piedi con t. di bue, avente nella s. una canna e nella d. un oggetto incerto.
Rov. ATƎM. Spiga, ed allato una cicala, arg. (foderata) 5, tav. I, n. 10.
Se l’importanza de’ monumenti è maggiore quante volte vengono essi in conferma di opinioni già addotte, o risolvono dubbi non ancora dileguati, importantissima dovrà dirsi questa moneta, unica ed inedita finora, posseduta già dal sig. Ascherson. La rappresentanza dell’Acheloo in piedi con testa di toro, (βούκρανος (sophocl., Trachin. v. 13) o (βούπρωρος secondo l’emendazione del Casaubono (strab., l. X, tom. II, p. 703), ed il corpo umano, era affatto ignota per nummi, ov’egli è mai sempre raffigurato: o come loro con volto umano barbato e corna taurine, siccome nelle monete dell’Acarnania e d’Oeniade (sestini, Mus. Fontana parte II, p. 23, tav. X, n. 12)2, o come uomo con lunga barba e corna,
- ↑ Potrebbe esser questa p. e. l’Antistia, che sembra aver goduto in Venosa le prime dignità municipali, secondo varie iscrizioni in quella città rinvenute, e delle quali due leggonsi pure nel Lupoli (o. c. p. 341).
- ↑ E così pure nel noto vaso Agrigentino (millingen, Trans. R. Soc. II, 1, p. 95). Ciò per altro non esclude il significato dionisiaco del toro a volto umano, che sebbene oppugnato dal ch. Millingen (Méd. gr. ined. p. 8 e seguenti), è stato validamente sostenuto e dimostrato dal ch. Avellino (Opusc. I, p. 81; II, p. 139; III, p. 310); poichè avendo Dionisio nell’antica cosmogonia rappresentato una delle forze creatrici della natura, e il più delle volte l’acqua istessa, per cui si ebbe l’epiteto di signore della natura umida, non è meraviglia, se sotto le sembianze di un vecchio toro, carattere poetico delle grandiose mas-